In Italia credo sia arrivata già da qualche settimana, ma qui la primavera si fa ancora aspettare. Ieri la speranza si è risvegliata, con un bel sole e quel tepore che sa di rinascita: ma poi il cielo si è fatto di nuovo tutto grigio, ha iniziato a piovere ed è tornato il freddo. Come attendo la primavera! Forse perché amo il caldo e vedere come la natura riprenda vita, suoni, colori, movimento. Accade qualcosa di nuovo (ogni anno… eppure è sempre nuovo). Come attendo la primavera, così temo la Quaresima: “Ecco, adesso per un po’ bisogna stringere la cinghia, e poi cosa faccio quest’anno?”. Robert invece mi ha detto che aspettava questo tempo, che ci è dato per essere più vicini a Gesù. Da lui e poi più volte ancora mi è arrivato questo richiamo: che anche il togliere qualcosa non è fine a se stesso, ma è per lasciare spazio al rapporto con Gesù. Accade qualcosa di nuovo, ogni giorno. È facile riempire tutti gli spazi di tempo di una giornata. Si fanno tante attività, poi ci...
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